BENZINA E "ACCISE" :

- LE TASSE SULLA BENZINA -

Il prezzo al distributore è determinato solo per il 35% dall'andamento dei mercati mondiali. Il restante 65% sono tasse caricate sul carburante negli ultimi settant'anni man mano che si produceva qualche catastrofe. Sulla benzina paghiamo un mucchio di tasse (dette "accise" , alcune delle quali sconcertanti.

Per la guerra d'Abissinia (combattuta nel 1936),

per la crisi di Suez (1956),

per la tragedia del Vajont (1963),

per l'alluvione di Firenze (1966),

per il terremoto del Belice (1968),

per il terremoto del Friuli (1976),

per il terremoto dell'Irpinia (1980),

per la missione in Libano (1983),

per la missione in Bosnia (1996),

per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri (2004).

Su queste tasse si applica poi un'altra tassa, cioè l'Iva (in pratica si calcola l'Iva sul prezzo pieno, tasse comprese ... il meccanismo ci fa pagare l'Iva sulla tassa!!!). Siccome i gestori delle pompe prendono sempre la stessa somma a litro, qualunque sia il prezzo della benzina (cioè 0,045 euro meno l'Iva), anche un piccolo taglio del prezzo, incoraggiando il consumo, potrebbe forse dare una mano.

- PERCHE' IL PREZZO CONTINUA A SALIRE? -

Tanto per cominciare, il prezzo del petrolio sale perché i ricchi lo comprano. E come mai lo comprano? Perché le Borse sono andate giù e andranno, a quanto pare, sempre più giù. Quindi chi aveva i soldi in Borsa (azioni oppure obbligazioni) ha venduto, e che cosa ha comprato quando ha avuto i soldi in mano? Materie prime. E quale è la materia prima destinata di sicuro ad aumentare? Il petrolio. Perciò c'è una corsa a comprare petrolio per far fruttare i propri soldi, e questa corsa fa aumentare i prezzi. Poi si sa che il 75% del petrolio mondiale è prodotto da un certo gruppo di Paesi riunito in un'organizzazione che si chiama OPEC. Nei giorni scorsi si è diffusa la voce che l'Opec ai primi di Marzo taglierà la produzione. Forse non è vero, ma la notizia ha contribuito a far andare su i prezzi: se ci sarà meno petrolio, i prezzi saliranno, e la previsione che saliranno li fa in realtà salire subito perché tutti si precipitano a comprare.

L'Opec può fare quello che vuole. Esiste per questo: discutere con le compagnie e fare gli interessi dei suoi membri. Potrebbe esserci lo zampino della Russia , che dell'Opec non fa parte ma che col petrolio guadagna un mucchio di soldi? La Russia vuol far pagare al resto del mondo l'offesa del Kosovo? Chi lo sa. La globalizzazione è proprio questo: un piccolo movimento di qua provoca un grande movimento di là.

Esempio:

In Nigeria Henry Okah è morto in carcere. Questo farà aumentare il prezzo del petrolio perché Okah era il capo del Mend, il Movimento per l'emancipazione del Delta. I guerriglieri del Mend pensano che Okah sia morto in seguito ai maltrattamenti subiti in cella. Lo hanno scritto in un comunicato. Leggendolo, i trafficanti del petrolio hanno pensato: questi qui faranno qualche casino e ci sarà in giro meno petrolio nigeriano. I prezzi aumenteranno. Compriamo. Poi: in America fa molto freddo e la raffineria Alon di Big Spring s'è rotta e non rientrerà in funzione prima di un paio di mesi. Altro taglio all'offerta e altra previsione di aumento del prezzo. E così via. Sono schizzate su anche le materie prime, per esempio il platino : in Sudafrica c'è meno disponibilità energetica, quindi meno lavorazione di metalli, quindi improvviso calo dell'offerta di platino, oro, argento, persino palladio, che è prodotto soprattutto in Russia.

- DIESEL COME LA VERDE PER QUESTE 2 RAGIONI -

In molte stazioni di servizio i prezzi della benzina e del gasolio a maggio 2008 sono uguali. Non era mai accaduto prima e questo inverte la tradizionale convenienza del diesel. Hanno raggiunto insieme il record di 1,486 al litro. Ieri il petrolio ha sfondato il tetto dei 127 dollari al barile, la verde i 1,49 euro al litro. Dopo anni di inseguimento il diesel ce l'ha fatta. Ha raggiunto la benzina verde, con una corsa al rialzo del prezzo che sembrava impossibile. Il diesel è sempre costato poco, all'inizio circa la metà della benzina. Addirittura, negli anni Ottanta, per renderlo meno conveniente, il governo aveva messo una tassa: il famigerato "superbollo". Negli ultimi anni il distacco è calato continuamente. Ma perché il diesel ha raggiunto la benzina? I motivi sono almeno due. Il primo: negli ultimi vent'anni, le tasse sul diesel sono cresciute proporzionalmente di più che non sulla benzina, più popolare e quindi meno pericolosa per il consenso politico. Il secondo: i raffinatori hanno accelerato, strada facendo, i prezzi del diesel, per guadagnare di più e avere margini più elevati di quelli che spuntano sulla benzina, che costava già tanto. A questo punto dobbiamo aspettarci il sorpasso? Direi che è improbabile. Se il costo del petrolio greggio continuerà ad aumentare, cresceranno in parallelo "verde" e diesel.


Ultimo Aggiornamento alle 11.30 del 03/04/08 - Creato con Blocco Note da Marco Merlino. Home